Ciò che accade nella Striscia di Gaza non è solo una tragedia umana senza precedenti nel contesto recente, ma un testo drammatico che interroga le nostre convinzioni fondamentali su eguaglianza, diritti, responsabilità collettiva.
Parlo dell’eguaglianza di ogni essere umano al diritto alla vita, alla dignità, alla sicurezza, all’accesso ai bisogni primari.
Eppure, Gaza oggi vive una situazione che sfida ogni idea di equità: l’accesso negato ai beni essenziali (acqua potabile, cibo, medicine, elettricità, ospedali distrutti, scuole in rovina) con la popolazione civile che diventa ostaggio delle logiche militari e terreno di scontro politico.
Di fronte a questa ingiustizia massima, la solidarietà non è gesto opzionale, ma dovere politico e umano. Non basta indignarsi: serve agire!
Soprattutto siamo chiamati ad edificare una nuova umanità dove nessuno sia considerato sacrificabile e tutti abbiano riconosciuti i diritti fondamentali. Mai più un’altra Gaza!
