GUERRA DEI DAZI E CHI CI HA MESSO IN CONDIZIONI SVANTAGGIOSE

di Michele BLANCO

I dazi imposti da Trump, per hanno provocato uno shock a livello globale. Le misure hanno influenzato
negativamente le Borse europee e potrebbero danneggiare l’economia del continente nel medio termine.
Alle 5 del mattino di oggi, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato
che ci saranno gravi conseguenze per milioni di persone, aggiungendo che l’UE è pronta a negoziare, ma
anche a reagire. I tecnici della Commissione hanno definito una strategia basata su tre elementi principali:
negoziati per cercare di limitare i dazi, ritorsione per proteggere aziende e consumatori europei e
diversificazione per sfruttare il Mercato unico e le opportunità con altri Paesi colpiti dalle scelte di
Washington. L’impatto dei dazi, infatti, non riguarda solo l’Europa: le misure si aggiungono agli elementi
di incertezza già presenti nel panorama geoeconomico globale, aumentando l’instabilità generale.
In questi giorni il dibattito pubblico è concentrato sui dazi imposti da Trump alle merci italiane, europee e
della tragrande maggioranza degli Stati del mondo. Certamente avranno un impatto assai rilevante nel
commercio, nell’economia, nella finanza mondiale e probabilmente faranno aumentare i costi di
produzione e di conseguenza l’inflazione. Ma è certo che a questi dazi unilateralmente imposti da Trump
ci sarebbero le contromisure.
Per noi europei ad esempio basta togliere le sanzioni alla Russia, rinnovare gli accordi con la Cina, della
Via della Seta e aumentare gli scambi con il gruppo dei paesi Brics, cosi facendo si amplierebbero i
mercati e si tornerebbe essere competitivi nella produzione, oltre che avere nuovi patner commerciali.
Interessante notare Quello è che oggi in tanti si scagliano contro Trump per i dazi, ma sono gli stessi che
hanno avallato acriticamente le sanzioni contro la Russia. Con il risultato che le sanzioni contro la Russia
ci hanno resi dipendenti dalle materie prime energetiche di Washington, molto più costose circa quattro
volte più costose rispetto a quelle che ci vendeva la Russia.
Se oggi Trump può prendere una decisione del genere e mandare nel panico principalmente i Paesi
dell’Unione Europea, è soprattutto dovuto alle sanzioni che noi europei abbiamo messe alla Russia, poiché
ci hanno isolati e hanno favorito l’inflazione togliendoci ogni possibilità, a breve termine, di affrontare ad
armi pari una guerra commerciale con gli USA.
Ricordiamoci di tutti coloro che ci hanno portato a questa politica scellerata. Per cominciare tutti quelli
che hanno farneticato di guerra che l’Ucraina avrebbe vinto facilmente e che avallò le sanzioni contro la
Russia. Il primo della lista italiano è il “vile affarista” Mario Draghi e la presidente della Commissione
europea, la baronessa Ursula von der Leyen.

  • Michele BLANCO. Dottore di ricerca in “Diritti dell’uomo e Diritti fondamentali. Teorie, etiche e simboliche della cittadinanza” presso la facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli. Tra i suoi saggi più rilevanti si ricordano: “La vera ragione dei diritti umani e la democrazia partecipativa come premessa al reciproco riconoscimento tra i popoli” (2006), “Democrazia deliberativa ed opinione pubblica emancipata” (2008), “Cosmopolitismo e diritti fondamentali” (2008), “Diritti e diseguaglianze. La crisi dello stato nazionale e al contempo dello stato sociale” (2017), “Nota critica a Thomas Piketty, Capitale e ideologia” (2021) “Nota critica a Katharina Pistor , Il codice del capitale. Come il diritto crea ricchezza e disuguaglianza” (2021). “Recensione critica a Thomas Piketty, Una breve storia dell’uguaglianza” (2021). "La politica post-democratica caratterizza, sempre più, il mondo attuale" (2024). "Introduzione al percorso intellettuale di Jürgen Habermas Habermas sociologo o filosofo? Certamente un intellettuale volto alla ricerca costante dell’emancipazione della persona umana", Lanciano, Carabba (2024).

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