LA NECESSITÀ E L’URGENZA DI  UN RINNOVAMENTO  GENERAZIONALE E DI IDEE

di Andrea VITIELLO

I risultati delle Elezioni Regionali nelle Marche impongono un rinnovamento generazionale  all’interno dei partiti del Campo Largo e in particolare del PD; un  rinnovamento di uomini e di “pensiero politico” ormai non più rinviabile, urgente, e ciò al di là delle spiegazioni di varia natura che verranno dette e ripetute per giustificare la sconfitta.

Nemmeno l’onda emotiva per Gaza ha spinto i cittadini ad esercitare il proprio diritto costituzionale: quello di votare; un astensionismo ormai cronico, lasciato cronicizzare nel tempo, senza un reale impegno politico capace di recuperare al voto i cittadini, senza i quali la sinistra ed in generale il centro sinistra largo, lungo o circolare non credo riuscirà a vincere le prossime elezioni politiche.

Manca un pensiero politico lungo, chiaro e comprensibile e, soprattutto, mancano gli uomini: quelli in circolazione (spesso sempre gli stessi) non sono buoni per tutte le stagioni e competizioni, per il fatto che non riescono più a interpretare e rappresentare i bisogni reali dei cittadini, che non sono solo i diritti civili anche se  importanti.

Il Parlamento Europeo, oggi ancor più di ieri, è strategico alla luce della situazione difficile dal punto di vista economico, sociale e politico, che stiamo vivendo. 

In quella Istituzione bisogna mandare le persone migliori (non mi riferisco solo al PD) quale necessità per orientare le scelte politiche e dare un futuro all’Europa, all’Occidente e alla stesa Democrazia.

Le persone che eleggiamo in Europa, che i cittadini eleggono al Parlamento Europeo, debbano assolvere al mandato ricevuto ancor più in proporzione al consenso elettorale avuto nella Circoscrizione di riferimento, e impegnarsi  politicamente in quella sede, perché è lì che oggi c’è bisogno di persone capaci più di quanto lo possa richiedere una singola regione.

Alle scorse elezioni europee ho votato e fatto votare Antonio Decaro, mi sono esposto con largo anticipo sul suo nome, e come me l’hanno votato anche in altre regioni, non solo in Puglia. 

Sono anche queste le cose sulle quali bisogna riflettere in futuro se si vuole davvero mantenere il collegamento con gli elettori, rispettarne la volontà, e recuperare al voto coloro che da tempo non lo fanno (ormai  la maggioranza).

Ovviamente la riflessione oggi ha riguardato Matteo Ricci per le Marche e, facendo i debiti scongiuri, potrà riguardare lo stesso Pasquale Tridico per la Calabria, le cui elezioni si terranno la settimana prossima.

Oggi un indebolimento del Parlamento Europeo potrebbe condurci a quella che papa Francesco  chiamava la terza guerra mondiale.

Auguro in bocca al lupo ad Antonio Decaro per la vittoria in Puglia nelle prossime elezioni  regionali del 23 e 24 novembre. Ma oggi il futuro si gioca in Europa!

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