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Agosto 2024

Politica

PROTESTE POPOLARI IN BANGLADESH E DIMISSIONI DELLA PREMIER FUGGITA IN INDIA

di REDAZIONE 29 Agosto 2024
Scritto da REDAZIONE

Le proteste dei giovani in Bangladesh hanno portato alle dimissioni della premier Sheikh Hasina, che da 15 anni governava il paese. Gli studenti del Bangladesh, sfidando una repressione durissima che ha portato a circa 300 vittime fra i manifestanti, hanno raggiunto un risultato straordinario ed insperato all’inizio. Gli scontri si sarebbero verificati in diverse città del paese fra cui, ovviamente, la capitale Dacca. Precisamente il 4 Agosto migliaia di persone si sono riunite in piazza a Dacca, dopo un mese dall’inizio delle proteste cominciate contro la reintroduzione delle quote riservate nelle ambite assunzioni nella pubblica amministrazione, per chiedere le dimissioni del primo ministro. 

Gli studenti hanno indicato al presidente del Bangladesh il professore universitario e premio Nobel Muhammad  Yunus quale capo ad interim del governo provvisorio del Bangladesh. L’augurio è che adesso parta per il paese asiatico una nuova fase fatta di benessere e di sviluppo.

29 Agosto 2024 0 Commento
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Politica

AFRICA, LA GRANDE SFIDA: TRA CRISI, INGIUSTIZIE E OPPORTUNITÀ

di REDAZIONE 24 Agosto 2024
Scritto da REDAZIONE

L’Africa contemporanea si presenta come un continente dalle molteplici sfaccettature, caratterizzato da una complessità economica, sociale e politica che merita un’analisi approfondita.

Crescita Economica e Disuguaglianze

Negli ultimi due decenni, l’Africa ha registrato una crescita economica significativa, con tassi che hanno spesso superato il 5% annuo. Nel 2024, la crescita è aumentata dal 3,4% al 3,8%, e si prevede che raggiunga il 4,0% nel 2025. Tuttavia, questa crescita non è stata uniforme: mentre paesi come Etiopia, Ruanda e Ghana hanno sperimentato un progresso robusto, altre nazioni, come il Sud Sudan e la Repubblica Centrafricana, sono rimaste impantanate in conflitti e instabilità che ne hanno frenato lo sviluppo. Nonostante queste cifre positive, l’Africa rimane uno dei continenti più poveri al mondo. Gran parte della popolazione vive in zone rurali con condizioni di vita inadeguate, e lo sviluppo economico procede a rilento. Fattori come l’instabilità politica, i conflitti armati, le condizioni climatiche avverse, la povertà diffusa e la propagazione di malattie ostacolano ulteriormente il progresso economico. Con una popolazione che supera i 1,4 miliardi di persone e una crescita demografica tra le più rapide al mondo, l’Africa affronta sfide significative legate all’urbanizzazione e alla gestione delle risorse. Le città africane stanno crescendo rapidamente, con metropoli come Lagos e Il Cairo che si espandono a ritmi vertiginosi. Questo fenomeno presenta opportunità economiche, ma anche difficoltà nella gestione dei servizi pubblici, dell’abitazione e della sicurezza. Nel settore dell’educazione, nonostante alcuni progressi, permangono sfide significative. Solo il 42% degli adolescenti arriva al secondo ciclo del secondario, l’80% dei bambini non riceve un’educazione nella lingua parlata a casa, e mancano circa 15 milioni di insegnanti nel primario e secondario. Queste carenze compromettono le prospettive future di milioni di giovani africani. L’instabilità politica rimane una costante in molte regioni del continente. Le cause di questa instabilità sono molteplici, tra cui le eredità del colonialismo, che ha tracciato confini senza tener conto delle differenze culturali ed etniche, e le interferenze esterne. Dopo il dominio coloniale europeo, nuovi attori come Cina, Russia, Turchia e Arabia Saudita stanno cercando di espandere la loro influenza in Africa, spesso perseguendo i propri interessi a scapito delle popolazioni locali. Nonostante sia responsabile solo del 4% delle emissioni storiche di gas serra, l’Africa subisce alcune delle conseguenze peggiori della crisi climatica. Molti paesi africani stanno già affrontando impatti devastanti, come siccità prolungate, inondazioni e cicloni, che minacciano la sicurezza alimentare, la salute e le infrastrutture. Questi eventi estremi costringono intere comunità a sfollare e distruggono economie locali, aggravando ulteriormente le condizioni di vita già precarie. Nonostante le numerose sfide, l’Africa possiede un potenziale significativo per un futuro più prospero e giusto. Iniziative come l’African Continental Free Trade Area (AfCFTA), avviata nel 2021, mirano a creare la più grande area di libero scambio al mondo all’interno del continente, promuovendo il commercio intra-africano e riducendo la dipendenza dai mercati esteri. Si stima che questa iniziativa possa creare nuovi posti di lavoro, sviluppare le zone rurali, aumentare il PIL e ridurre il tasso di povertà. Inoltre, il crescente focus su settori come l’industria leggera, l’agribusiness e la tecnologia offre opportunità per diversificare le economie africane. Le start-up tecnologiche stanno emergendo come catalizzatori chiave per l’innovazione e la creazione di posti di lavoro, con hub tecnologici fiorenti in città come Lagos, Nairobi e Johannesburg.

Per realizzare questo potenziale, è essenziale che i governi africani, con il supporto della comunità internazionale, affrontino le disuguaglianze economiche, promuovano la giustizia sociale e implementino politiche sostenibili che mettano al centro il benessere delle persone e dell’ambiente. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione progressista sarà possibile costruire un futuro in cui l’Africa possa prosperare, garantendo dignità e opportunità a tutti i suoi abitanti.

24 Agosto 2024 0 Commento
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Sociale

NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA È SCOMPARSA LA RAZIONALITÀ E L’OPINIONE PUBBLICA CHE NELLE STESSE DEMOCRAZIE LIBERALI È DIVENTATA MANIPOLABILE E SERVILE

di Michele BLANCO 24 Agosto 2024
Scritto da Michele BLANCO

Nel mondo contemporaneo si avverte, sempre più, un disperato bisogno di una difesa delle società aperte e delle democrazie liberali e del rispetto di chi segue le regole della convivenza civile. Tutto questo perché l’auspicata crescita della consapevolezza generale dei cittadini delle democrazie occidentali non è avvenuta, anzi negli ultimi decenni è tragicamente regredita.

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24 Agosto 2024 0 Commento
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Sociale

L’INGIUSTIFICABILE E TRAGICO COSTO DI UNA GUERRA INSENSATA – I BAMBINI MORTI A GAZA

di REDAZIONE 19 Agosto 2024
Scritto da REDAZIONE

La Striscia di Gaza, un’area già profondamente segnata da conflitti e tensioni, ha visto una escalation di violenze che ha portato a una crisi umanitaria senza precedenti. 

Tra le vittime di queste violenze, i bambini sono tra i più colpiti, portando con sé una scia di dolore e sofferenza che merita di essere messa in evidenza. Le operazioni militari, spesso condotte in aree densamente popolate, ricadono pesantemente sui civili, con una mancanza di protezione adeguata per i più vulnerabili. 

Le scuole, gli ospedali e le abitazioni diventano bersagli in un contesto di guerra che non fa distinzione tra obiettivi militari e civili. La devastazione che ne deriva non solo porta alla perdita immediata di vite, ma crea anche traumi psicologici e infrastrutture distrutte che rendono difficile la vita quotidiana. Le conseguenze della morte di bambini a Gaza vanno oltre l’immediato. 

I sopravvissuti portano con sé un carico emotivo pesante, con traumi che influenzano il loro sviluppo e il loro futuro. Di fronte a questo dramma umanitario, la comunità internazionale ha espresso grave preoccupazione. Organizzazioni come UNICEF e Amnesty International hanno ripetutamente lanciato appelli affinché si proteggessero i bambini. Tuttavia, gli sforzi per ottenere un cessate il fuoco duraturo e una soluzione pacifica restano complessi e sfuggenti. 

La morte di bambini innocenti a Gaza è una delle conseguenze più angoscianti di un conflitto che continua a mietere vite e a distruggere speranze. È necessario un impegno serio e immediato da parte delle forze in campo e della comunità internazionale per porre fine alla violenza e garantire un futuro migliore per i bambini di Gaza.

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Sociale

I MISERABILI DI OGGI

di Annamaria DI STASIO 9 Agosto 2024
Scritto da Annamaria DI STASIO

I vecchi problemi, quelli già esistenti, in tempi correnti sembrano accentuarsi ed essere di grande attualità come non mai. Di recente, in Luglio per la precisione, ha fatto notizia il caso dell’arresto di tre stranieri che illecitamente ingaggiavano e sfruttavano braccianti agricoli nei vigneti delle Langhe.

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9 Agosto 2024 0 Commento
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Sociale

SONO PASSATI 33 ANNI

di REDAZIONE 8 Agosto 2024
Scritto da REDAZIONE

Il nostro spirito di accoglienza e una solidarietà molto forte ha reso possibile affrontare quella che, nel 1991, sembrava un’emergenza insuperabile.

Oggi i nostri paesi e le nostre città sono piene di quei giovani albanesi. Molti di quei ragazzi sono diventati nostri colleghi di lavoro, hanno messo famiglia in Italia ed i loro figli vanno a scuola con i nostri, qualcuno ha preso moglie o marito italiano e qualcun altro è tornato nel suo paese.

Penso ai miei amici albanesi – a Nicola, a Flavio o a Benito – e penso che Larino non potrebbe fare a meno di loro e che sarebbe meno bella se non fossero mai venuti in paese.

So di dire una cosa che a qualcuno da fastidio, ma l’integrazione è un processo inevitabile. Lo dico pur sapendo che oggigiorno si specula politicamente sui migranti contro i quali si punta il dito per molti dei problemi della società attuale

Ogni tanto dovremo riflettere su quel 1991 e sulla capacità di integrazione che abbiamo avuto in quel frangente e pensare che è sempre possibile edificare una società migliore se tutti insieme ci rimbocchiamo le maniche.

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Politica

SINISTRA ITALIANA MOLISE: INTITOLARE UNA SCUOLA A MICHELE MONTAGANO

di Vincenzo NOTARANGELO 5 Agosto 2024
Scritto da Vincenzo NOTARANGELO

Non è retorico affermare che con Michele Montagano se ne va un pezzo di storia, un uomo che ha davvero dato lustro al Molise: insignito tra l’altro dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. 

Ufficiale di complemento degli alpini, si rifiutò di combattere per la Germania e di aderire alla Repubblica di Salò.  Michele Montagano fu catturato a Gradisca d’Isonzo, ai piedi delle Alpi Giulie –  quattro giorni dopo l’armistizio – e internato nei campi nazisti, sopravvisse e fece ritorno a piedi a casa.  Durante la prigionia si offrì volontario per essere fucilato al posto di commilitoni che avevano famiglia. Seppur invalido di guerra è stato fra quegli italiani che hanno ricostruito e reso grande il Paese dopo l’abominio fascista. 

È uno di quegli uomini che dovrebbero rappresentare un esempio concreto per i giovani, al di là delle appartenenze politiche, sociali e culturali. Un eroe da emulare e ricordare, moderno e attuale nel messaggio da divulgare e tramandare alle future generazioni. 

Innanzitutto, come Sinistra Italiana, ci impegneremo affinché almeno una scuola e una piazza in Molise vengano intitolate a Michele Montagano.

5 Agosto 2024 0 Commento
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Politica

UN TAVOLO COSÌ GRANDE PER UN TEMA COSÌ PICCOLO – L’OPPOSIZIONE IN REGIONE SEMBRA L’ORCHESTRA DEL TITANIC

di Vincenzo NOTARANGELO 3 Agosto 2024
Scritto da Vincenzo NOTARANGELO

Sottosegretario, l’opposizione si sveglia per le poltrone. Ma quando tornerà a fare politica?

 Fa piacere apprendere che la bella addormentata nel bosco ha deciso di aprire gli occhi, svegliarsi e reagire. Finalmente! Anche perché è quasi impossibile continuare a dormire mentre tutto intorno il mondo crolla. Il mondo è il Molise, la bella addormentata è ovviamente l’opposizione in consiglio regionale, che ha avuto un sussulto d’orgoglio dopo l’insensato aumento di poltrone deciso dal centrodestra.

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3 Agosto 2024 0 Commento
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Politica

MOBILITÀ  INSOSTENIBILE

di Marco MADDALENA 1 Agosto 2024
Scritto da Marco MADDALENA

Pellegrino ma non per “fede” ma per “necessità” : dove è il trasporto pubblico e universale?

Sei un pellegrino ma non per “fede” non perché non ce l’hai mai avuta, ma perché te la stanno facendo perdere.

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1 Agosto 2024 0 Commento
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