In Iran le ragazze si tagliano i capelli in segno di protesta, si ribellano e marciano per le strade, nelle piazze e in ogni luogo del loro paese, senza velo (il russarì) e lo sventolano come simbolo della loro apartheid di genere e della loro prigionia.
Editoriali
Sempre sorridente, mite ma radicale nelle idee, un’intelligenza lucida ed acuta, una cultura enorme ma mai ostentata; questa era Lorenza Carlassare giurista, costituzionalista e accademico italiano.
Si rompe il tabù del voto d’autunno che tanti governi balneari ci aveva regalato nella prima repubblica.
Il Presidente della Repubblica pochi giorni fa ha sciolto le camere, verificato il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza, ed ha fissato la data del 25 Settembre per lo svolgimento delle elezioni.
Alla compattezza dello schieramento di centrodestra sembra di veder contrapposta una disgregazione delle forze di centrosinistra, incapaci di serrare i ranghi, vittime come sono di rancori e reciprochi veti.
Il vero problema del quadro che si va delineando è che i prossimi mesi ed anni vedranno un abbassamento generale della qualità della vita dei cittadini, per cui un governo progressista meglio garantirebbe quella redistribuzione di ricchezza necessaria ad attenuare gli effetti negativi della crisi in atto.
L’aggravarsi della guerra in Ucraina, la ripartenza del Covid in autunno, una tassazione piatta e non progressiva, l’abolizione del reddito di cittadinanza, il mancato finanziamento dei superbonus per imprese e famiglie, politiche migratorie pessime e discriminatorie determineranno inevitabilmente un aumento delle diseguaglianze.
Un governo di centrodestra a guida Fratelli d’Italia, quando non ne sarà causa, farà solo da acceleratore per la deflagrazione di tutte queste problematiche che adesso covano sotto la cenere.
L’auspicio è che il passare dei giorni porti ad uno stemperamento delle posizioni prese successivamente alla caduta del governo Draghi con il PD che, lucido e lungimirante, sia capace di ricondurre ad unità il quadro politico a sinistra; in mancanza lo scontro fra i contendenti sarà impari per via del meccanismo elettorale generato dal rosatellum bis. Se mancherà la ricomposizione, la dirigenza democratica avrà dimostrato tutta la sua inconsistenza tattica e politica.
In tal caso non resterà che appellarsi al buon senso degli italiani, nella speranza che il popolo sia più avanti dei suoi rappresentanti.
Il primo maggio è il giorno che dedichiamo ai lavoratori e al lavoro.
Quel lavoro che è valore primario nella nostra collettività perché è fonte di dignità del singolo, fondamento del vivere civile e, quindi, cardine della società.
Il lavoro inteso come affermazione dei diritti e come stabilità, sicurezza e prosperità degli individui; il contrario della guerra che è negazione dei diritti e delle libertà ed è fonte solo di instabilità, incertezza e distruzione.
Il giorno del Primo Maggio sia quest’anno momento di riflessione affinché tutti si impegnino per l’affermazione della pace.
Vivere in pace è un diritto irrinunciabile di ogni persona del pianeta.
La ragione deve prevalere sull’odio e sugli interessi di bottega, tutti i Paesi del mondo sono chiamati ad uno sforzo corale per porre fine alla guerra in Ucraina.
Bisogna porre fine a tutte le guerre, anche quelle dimenticate della Terra.
Buon primo Maggio di pace e di prosperità!
L’idea di meritocrazia è iniqua, utile a giustificare la crescente disuguaglianza economica e sociale secondo il ragionamento che chi è in alto nella piramide sociale se lo è meritato con l’impegno ed il duro lavoro, chi sta in basso deve biasimare soltanto sé stesso per non fatto altrettanto.
I dati sulle disuguaglianze nel mondo sono terribili, non solo per la loro misura, ma perchè indicano un trend in costante crescita.
L’esplosione delle diseguaglianze non è un semplice dato ma un problema reale dell’umanità.
Si chiama “L’Eguaglianza” il nuovo periodico telematico che vuole dare voce a quanti credono che un mondo migliore sia possibile.