DRAGHI NON SI SMENTISCE MAI

di Michele BLANCO

Ancora, mi dispiace, ma bisogna ricordarlo che aveva ragione da vendere l’ex presidente della Repubblica Cossiga quando gli diede del “vile affarista”.

L’ex Presidente della Repubblica, durante una trasmissione condotta da Luca Giurato su Rai1, disse le seguenti parole nei confronti del sempre sulla breccia, Mario Draghi: “È un vile, un vile affarista non si può nominare presidente del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana. E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male”.

Cossiga poi rincarò la dose: “È il liquidatore dopo la famosa crociera sul «Britannia» dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana quand’era direttore generale del tesoro e immaginati che cosa farebbe da presidente del Consiglio dei Ministri svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni e certamente i suoi ex comparuzzi di Goldman & Sachs”.

Certamente Draghi personaggio sopravvalutato, pompato dalla stampa di regime, molto scarso come politico ed ancor più incapace come economista, sempre in totale malafede e al servizio dei grandi capitalisti e della finanza mondiale neoliberista.

In questi giorni sentite le parole che è riuscito a dire, contraddicendo tutto se stesso, e soprattutto, senza provare alcuna vergogna, questo individuo ha affermato che: “I prezzi elevati dell’energia e le carenze della rete sono, in primo luogo, una minaccia per la sopravvivenza della nostra industria, un ostacolo importante alla nostra competitività e un onere insostenibile per le nostre famiglie”.

Dimenticando che egli è tra i maggiori responsabili delle sanzioni alla Russia che hanno causato l’esplosione dei prezzi dell’energia e , di conseguenza, la grande inflazione di questi ultimi anni. Bisogna che tutti noi ricordiamo quando con la sua faccia ineffabile ci annunciava che con le sanzioni l’Unione Europea e i suoi alleati Usa e Regno Unito (forse era meglio dire padroni invece di alleati), avrebbero fatto fallire la Russia da li a poco.

Bisogna che tutti ricordiamo quando all’ONU, davanti al mondo intero, diceva che le sanzioni erano state devastanti per l’economia Russa? Ma erano bugie e falsità. La crescita economica della Russia nel 2024 è stata del 4,3% ha superato tutte le più rosee aspettative e ha portato il PIL russo a un aumento del 4,1%. Mentre la Germania che prima delle sanzioni era considerata la locomotiva d’Europa ora si trova in queste condizioni: l’economia tedesca ha iniziato il 2023 con un calo del PIL di -0,1% (dopo il -0,4% a fine 2022) e nel 2° trimestre è rimasta stagnante: sta dunque subendo una recessione e il PIL supera il livello pre-pandemia solo di 0,2%.

Adesso smentendo se stesso si sveglia dalle sue false dichiarazioni del passato e viene a dirci che i prezzi dell’energia sono una minaccia alla sopravvivenza dell’industria e insostenibili per le famiglie. Ma non si ricorda che l’aumento dei prezzi dell’energia è direttamente colpa sua. E la stampa italiana non se lo ricorda?

Ci troviamo in una grave fase di deindustrializzazione e impoverimento sociale, a causa delle scelte sbagliate, oserei dire scellerate, e guerrafondaie di Draghi. Oggi ancora Draghi rappresenta un pericolo per noi tutti. Infatti l’ex primo ministro italiano è preoccupato: Il riarmo «Se non viene gestito correttamente, quello che succederà è che la Germania si riarmerà ma gli altri no», ha detto Draghi.

Attenzione quindi l’ineffabile Draghi ci dice che la Germania si è mossa per sbloccare centinaia di miliardi di euro di spese per la difesa, finanziate tramite debito, quindi anche noi dobbiamo fare debiti per favorire i ricchissimi proprietari delle industrie delle armi.

Secondo questo individuo dobbiamo tagliare ulteriormente la spesa sociale per buttare miliardi in inutili spese militari. Mala tempora currunt, sed peiora parantur.

  • Michele BLANCO. Dottore di ricerca in “Diritti dell’uomo e Diritti fondamentali. Teorie, etiche e simboliche della cittadinanza” presso la facoltà di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli. Tra i suoi saggi più rilevanti si ricordano: “La vera ragione dei diritti umani e la democrazia partecipativa come premessa al reciproco riconoscimento tra i popoli” (2006), “Democrazia deliberativa ed opinione pubblica emancipata” (2008), “Cosmopolitismo e diritti fondamentali” (2008), “Diritti e diseguaglianze. La crisi dello stato nazionale e al contempo dello stato sociale” (2017), “Nota critica a Thomas Piketty, Capitale e ideologia” (2021) “Nota critica a Katharina Pistor , Il codice del capitale. Come il diritto crea ricchezza e disuguaglianza” (2021). “Recensione critica a Thomas Piketty, Una breve storia dell’uguaglianza” (2021). "La politica post-democratica caratterizza, sempre più, il mondo attuale" (2024). "Introduzione al percorso intellettuale di Jürgen Habermas Habermas sociologo o filosofo? Certamente un intellettuale volto alla ricerca costante dell’emancipazione della persona umana", Lanciano, Carabba (2024).

Potrebbe piacerti anche

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da parte di questo sito web.