La mente umana vaga. Ieri ho gustato il Paan co’ Santi portatomi direttamente da Siena, la città in cui ho vissuto da studentessa e, contemporaneamente, in TV si trasmetteva il programma di Cazzullo dedicato alla Divina Commedia. Un ripasso fa sempre bene, soprattutto all’anima
Sociale
Vincenzo Musacchio
“Preoccupano non poco i continui conflitti tra poteri dello Stato”
L’unico vero potere in una democrazia rappresentativa come la nostra dovrebbe essere quello legislativo. Esecutivo e giudiziario dovrebbero essere essenzialmente funzioni. Fatta tale premessa, sono comunque molto preoccupato da ciò che palesa lo scontro tra istituzioni di questi giorni.
La famiglia tradizionale è quella famiglia che si supporta. È quella famiglia dove un genitore 70enne non deve morire su un cantiere per aiutare i figli a pagare un mutuo a tasso “variabile” per avere un tetto, perché non hanno un lavoro “stabile” o perché il lavoro “stabile” nasconde “incertezze” e “insicurezze”.
Il neoliberismo più che come una dottrina economica è chiaramente un dispositivo di soggettivazione, che produce non tanto degli economisti, quanto delle persone che pensano a sé stesse in termini di aziende “individuali” in continua concorrenza con le altre persone considerate similmente come aziende.
>> Annamaria Giovanna Di Stasio
Chi è il cieco? Per molti il cieco è una sorta di furbastro che cerca di frodare lo Stato ed i cittadini con i “privilegi” pensionistici e di diritti quali la priorità nelle file di certi Uffici, sui mezzi pubblici, posti auto riservati.
Le pensioni IVS (invalidità, vecchiaia, superstiti) rivestono un enorme valore sociale, perché forniscono il reddito quando cessa il periodo lavorativo, ed economico, per l’entità delle somme in gioco: nel 2021 (ultimi dati definitivi) gli impegni di spesa sono stati pari a 277 miliardi ed i contributi accertati a 266 miliardi.
Un brava persona il Prof. Domenico De Masi, in questi anni bui ha provato a dare una luce al mondo del lavoro con i suoi interventi.
Sta facendo un gran parlare l’inchiesta di “Tuttoscuola” sui diplomi che potrebbero essere “comprati” a suon di migliaia di euro senza frequentare un’ora di lezione.
Merito all’inchiesta ma la politica di cosa si meraviglia?
Lo sdegno ci assale tutte le volte che pensiamo alla bestiale violenza sessuale consumata a Palermo, a Caivano e in diverse altre parti del Paese. Violenza nelle realtà più degradate ma violenza anche tra le mura dorate dell’alta borghesia. La fame di violenza purtroppo scorre dappertutto.
In questo drammatico contesto assistiamo alla solita reazione tipica del “giorno dopo”. Proclami e buone intenzioni si sprecano. Manchiamo della capacità di agire il “giorno prima” e di mettersi in gioco. Padre Puglisi concludeva sempre gli incontri che facevamo con lui con l’esortazione a “fare ognuno qualcosa”.
Da trentuno anni a questa parte le cerimonie di commemorazione si ripetono con il medesimo rituale. Tutti vogliono combattere la mafia, ma nessuno si domanda se questo fenomeno criminale è sempre lo stesso oppure è cambiato nel tempo. Se è più forte di prima perché non insanguina più le strade o se è stato sconfitto ed attende una resurrezione. Se ha mantenuto la sua natura criminogena originaria o è mutato diventando qualcosa di diverso.